letteratura

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Como una rana
sul bordo della foglia,
come una scimmia
en la rama más alta,
salto più in là
verso un posto lontano
donde estoy
segura
que no estoy.

 

"Più in là"

Adriana Langtry


 
L'origine della letteratura migrante in Italia viene fatto coincidere dai principali studiosi con un evento drammatico: l'omicidio del giovane sudafricano Jarry Maslo, avvenuto a Villa Literno (Caserta) il 28/29 giugno 1989, episodio che ha ispirato un racconto scritto dall'autore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun insieme al giornalista italiano Egisto Volterrani, intitolato “Villa Literno”, inserito in una raccolta intitolata “Dove lo stato non c'è. Racconti italiani”. Dopo Tahar Ben Jelloun sono stati pubblicati i primi volumi scritti da migranti in coppia con giornalisti italiani come quelli di Mario Fortunato e Salah Methnani "Immigrato", nel 1990, Oreste Pivetta e Pap Khouma con “Io, venditore di elefanti” nel 1990, Alessandro Micheletti e Saidou Moussa Ba in “La promessa di Hamadi” nel 1991, Maurizio Jannelli e Fernanda Farias De Albuquerque con “Princesa” nel 1994.
 
Anche lo studio di questo fenomeno, pur se ristretto ad un piccolo gruppo di studiosi, è contestuale all’apparire sulla scena editoriale degli scrittori migranti. È del 1992 il primo libro di critica letteraria sulla scrittura migrante (Armando Gnisci, Il rovescio del gioco, Roma, Carucci maggio 1992) mentre pochi anni più tardi nascono riviste on line, e case editrici specializzate che spesso si affiancano ad associazioni impegnate nella promozione culturale. Tra le prime e più conosciute riviste si possono citare “Sagarana” ideata da Julio Monteiro Martins,  attiva dal 2000,  Kúmá. Creolizzare l’Europa”, fondata nel 2001 da Armando Gnisci, propone un intenso percorso di letture nell’ambito della letteratura di migrazione che ha pubblicato fino al 2009, El-Ghibli”, nata a Bologna nel 2003, “Scritture migranti”, nata nel 2007 presso il Dipartimento di Italianistica di Bologna e dedita all’approfondimento degli esiti delle scritture di migrazione.
 
Esistono inoltre molte piattaforme web di cui riportiamo alcuni esempi, ben consapevoli di non poter essere esaustivi: il sito di auto promozione “letterranza.org”, gestito da scrittori e volontari, all’interno del quale gli autori si confrontano per entrare a far parte dello scenario letterario italiano e italofono; “Voci dal Silenzio” di Ferrara realtà che da anni promuove un convegno annuale dal titolo Culture e letteratura della migrazione e che vede nel coinvolgimento delle scuole uno dei suoi punti centrali; Storie Migranti raccoglie storie di vita soprattutto a partire da interviste ideato dalla prof.ssa Federica Sossi dell'università di Bergamo. Un altro archivio di pubblicazioni di letteratura migrante, attivo dal 2006, è quello realizzato da “Il gioco degli specchi” associazione di Trento specializzata in questo specifico campo, con un notevole impegno anche nella letteratura per ragazzi. L'associazione trentina realizza una mostra bibliografica itinerante annuale con un catalogo che censisce le pubblicazioni 'migranti' dell'anno precedente con circa 200 volumi dal 2006 ad oggi (vedi catalogo 2013).
 
Per quanto riguarda il mondo accademico, è da citare la Banca dati sugli scrittori immigrati in lingua italiana (Basili),  avviata dal 1997 da Armando Gnisci – professore di Critica letteraria e letterature comparate presso l’Università “La Sapienza” di Roma – all’interno del Dipartimento di Studi Greco Latini Italiani Scenico Musicali, che raccoglie e rende disponibili on-line dati sugli autori migranti che vivono in Italia e utilizzano correntemente e letterariamente l’italiano. (vedi "Tra le pagine dell'interculturalità. Impronte di vent'anni di letteratura migrante" di Alessandra Giannitelli). Nell’ottobre  2013 , presso la biblioteca Comunale di Lanuvio (RM), è stato inoltre istituito il Fondo Armando Gnisci, oltre 500 volumi di scrittori migranti ma anche saggistica - di italiani - sul tema vedi http://sbcr.comperio.it/biblioteche-sbcr/LANUVIO/fondo-armando-gnisci/search/lst?
 
In ambito accademico, segnaliamo anche l'Archivio delle Scrittrici Migranti inaugurato nel 2011 presso l'Università Ca'Foscari di Venezia che punta a proporsi come punto di riferimento per gli studi di genere e per quelli riguardanti le migrazioni, nella duplice prospettiva dell’immigrazione ma anche dell’emigrazione.
Da non dimenticare infine un premio letterario che ha lanciato molte nuove scrittrici italofone di origine straniera, il Concorso Lingua Madre, ideato nel 2006 dalla giornalista Daniela Finocchi con il patrocinio della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino. Negli anni il Concorso è cresciuto e si è ampliato con numerose collaborazioni e premi. Ogni anno esce un’antologia dei racconti finalisti. 
 
(Si ringraziano il professor Armando Gnisci, la professoressa Silvia Camilotti, Donatella Finocchi e la dott.ssa Maria Rosa Mura per i preziosi suggerimenti. Gli errori e le mancanze di queste pagine sono da attribuire interamente alla redazione del Portale Integrazione Migranti. Si invita per tanto a inviare segnalazioni e suggerimenti a redazioneintegrazione@lavoro.gov.it)

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