Regione Lazio: la mediazione interculturale

 

INDICE

Norme di riferimento

Link utili

 

 

 

Norme di riferimento
 
Figura professionale del mediatore interculturale
La Regione Lazio, con D.G.R. n. 321/2008 (Allegato 1), riconosce la figura del mediatore interculturale definendone il profilo sia professionale, sia formativo. Secondo la deliberazione, “Il mediatore interculturale svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche, nella promozione sul territorio della cultura di accoglienza e dell’integrazione socio-economica, nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell’accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati. Il mediatore interculturale collabora con organismi ed istituzioni, pubblici e privati, nel processo di adeguamento delle prestazioni offerte all’utenza immigrata ed opera in tutte le situazioni di difficoltà comunicative e/o di comprensione tra persone di culture diverse, al fine di dissipare i malintesi o i potenziali conflitti dovuti ad un diverso sistema di codici e valori culturali.
 
Contesti operativi del mediatore interculturale
Per quanto riguarda i contesti operativi, questi sono implicitamente definiti dalla stessa norma, che identifica l’area professionale del mediatore interculturale con il sociale e i servizi e prevede, per la formazione di questa figura, “moduli disciplinari per settori, secondo gli ambiti di impegno del mediatore interculturale: settore sanitario; settore socio-educativo-culturale; settore sicurezza; settore pubblica amministrazione”.
 
Modalità di conseguimento della qualifica professionale di mediatore interculturale
Le modalità di conseguimento della qualifica professionale sono definite dalla stessa D.G.R., che prevede un corso di almeno 450 ore per il rilascio della qualifica. La specializzazione è riservata a chi ha già acquisito la qualifica di mediatore interculturale o possiede un’esperienza professionale specifica; il corso, di almeno 200 ore, è finalizzato a fornire le competenze specialistiche necessarie per svolgere la funzione di mediazione interculturale presso enti pubblici e privati, secondo gli ambiti di impegno sopra ricordati.
 
Percorsi universitari dedicati alla mediazione interculturale
Per quanto riguarda i percorsi universitari dedicati alla mediazione interculturale, presso l’università di Roma La Sapienza sono attivi il corso di laurea triennale in Mediazione linguistica e interculturale e il master di primo livello in Religioni e mediazione culturale, entrambi afferenti alla facoltà di Lettere e filosofia e incentrati sugli aspetti  linguistici, storico-politici, sociologici della mediazione. Presso l’università Roma Tre è attivo il corso di laurea triennale in Lingue e mediazione linguistico-culturale (dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere), incentrato sulla formazione plurilingue e gli aspetti comunicativi, traduttivi, letterari della mediazione.
 
Progetti dedicati alla mediazione interculturale
La Regione Lazio è partner del progetto “Rete interregionale transnazionale per la coesione sociale, l’utilizzo delle risorse professionali nella mediazione interculturale e nella prevenzione, gestione e trasformazione dei conflitti”. Il progetto costituisce lo sviluppo di una precedente azione interregionale (“Area umanitaria: operatore di pace e mediatore interculturale”) e ha l’intenzione di raccordare il lavoro sinora finalizzato al riconoscimento della figura del mediatore interculturale. Al progetto aderiscono anche Campania, Calabria, Marche, Piemonte, Sicilia, Provincia Autonoma di Trento.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Link utili