Regione Calabria: la mediazione interculturale
Norme di riferimento
Figura professionale del mediatore interculturale
La Regione Calabria definisce implicitamente la figura del mediatore interculturale all’interno del P.O.R 2007/2013 (adottato con D.G.R. n. 427/2007) evidenziando, rispetto al fenomeno migratorio e a quello dei richiedenti asilo, le “criticità relative all’accoglienza, all’inserimento lavorativo, all’integrazione sociale, alle opportunità di accesso ai servizi territoriali. Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza in quanto la P.A. è spesso impreparata e rapportarsi ai cittadini migranti e ciò determina incomprensioni, conflitti e barriere all’accesso ai servizi, a cui si può porre rimedio ricorrendo all’attività dei mediatori linguistici – culturali”.
Contesti operativi del mediatore interculturale
Per quanto riguarda i contesti operativi, lo stesso documento li individua dunque nell’ambito dell’accoglienza, del lavoro e dei servizi in generale.
Modalità di conseguimento della qualifica professionale di mediatore interculturale
Le modalità di conseguimento della qualifica professionale sono invece individuate dal D.D.G.R. n. 807/2011. Questo specifica che i percorsi sperimentali di formazione, qualificazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo per i mediatori interculturali vengono realizzati attraverso indizione di Avviso pubblico, i cui destinatari sono “immigrati, detentori di protezione internazionale, operatori e volontari delle imprese sociali e delle organizzazioni di volontariato, persone appartenenti a minoranze etniche”.
Percorsi universitari dedicati alla mediazione interculturale
Progetti dedicati alla mediazione interculturale
Link utili