Al 1° gennaio 2019, i minori non comunitari in Italia sono 794.618, pari al 22% del totale dei regolarmente soggiornanti. 1 milione e 316 mila, sono invece, secondo gli ultimi dati Istat disponibili, più in generale i minori con un background familiare migratorio (sia stranieri che italiani naturalizzati): di questi il 75 per cento è nato in Italia (991 mila, seconda generazione in senso stretto). Al crescere dell'età aumenta la percentuale dei minori che hanno fatto ingresso in Italia per ricongiungimento familiare. Così se i nati in Italia sono oltre il 90% tra chi ha menodi 5 anni, sono invece il 37,5% tra i minori che hanno tra i 14 e 17 anni.
Le differenze tra le collettività sono rilevanti: la quota di nati in Italia supera l'89 per cento per la Cina e si riduce al 55 per cento nel caso del Pakistan. Le proporzioni più elevate di nati nel nostro Paese si riscontrano soprattutto per le collettività con una più lunga storia di immigrazione in Italia e che nel tempo hanno dato luogo a ricongiungimenti familiari o alla costituzione di una famiglia.
Minori stranieri residenti nati in Italia e all'estero per classe di età. Anno 2018 (valori assoluti e percentuali)
Fonte: Istat, Stime
Queste dati si riflettono anche nella composizione della popolazione scolastica dove la presenza di alunni di origine non comunitaria è un dato strutturale e riguarda tutti i livelli del sistema scolastico italiano. Facendo riferimento al complesso della popolazione scolastica straniera (non comunitari e comunitari), i dati del MIUR indicano che il 64,5% degli alunni stranieri è nato in Italia e che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%.
Gli alunni non comunitari inseriti nel circuito scolastico italiano nell'anno scolastico 2018/2019 sono 671.239 e rappresentano il 7,8% della popolazione scolastica. Le cittadinanze più rappresentate sono la albanese e la marocchina – si tratta d'altronde delle comunità più numerose sul territorio – mentre meno rilevante appare la presenza di minori originari dello Sri Lanka e del Bangladesh.
La distribuzione per ordini scolastici della popolazione studentesca non comunitaria vede prevalere la scuola primaria che raggiunge la percentuale del 36,8%, segue la scuola secondaria di secondo grado, dove è iscritto il 22,8% degli studenti di cittadinanza non comunitaria. Frequenta la secondaria di primo grado il 21,2% degli studenti non comunitari, mentre è pari al 19,2% la quota relativa alla scuola di infanzia.
Focus di approfondimento sui minori stranieri:
Studio Salute Lavoro Nuove Generazioni Acquisto della cittadinanza